La ristorazione tradizionale non conosce crisi. Questo perché il conviviale pranzo al ristorante, sia per un veloce “mordi e fuggi” che per una ricorrenza importante, fa ormai parte delle abitudini di tutti gli italiani ed è diventato tappa irrinunciabile della nostra vita sociale.
Per aprire un ristorante di successo non è fondamentale essere professionisti, ma è fondamentale essere professionali e assumere collaboratori competenti, in particolare per chi costituirà il gruppo di cucina e il personale di sala.
Tra le accortezze importanti per l’avvio di un ristorante non devono essere sottovalutate: una localizzazione strategica, un’adeguata promozione, le digital PR di rilievo, un’offerta diversificata e una grande personalità.
Per rendere la propria offerta unica e riconoscibile è possibile, ad esempio, scegliere formule meno diffuse, come ad esempio il ristorante a tema, quello macrobiotico, quello “letterario”, oppure affidarsi al know how di franchising, che offrono un valido aiuto a chi sceglie di aprire un ristorante.
In entrambi i casi, le scelte vanno fatte con grande attenzione e selezionando con cura la modalità in base a quello che, effettivamente, saremo in grado di supportare e offrire.
Se la gestione ristorante di successo è una grande sfida, sia per costi che per gestione, la gratificazione è molto remunerativa: un’attività piena di soddisfazioni, costantemente a contatto con la gente, fatta di stimoli sempre nuovi.
Pratiche burocratiche
Le pratiche burocratiche per aprire un ristorante rappresentano il primo grande passo per chi vuole iniziare. Non sono poche le difficoltà, ma con un po’ di impegno e buon partner, tutto è possibile! 🙂
Per poter iniziare l’attività, occorre possedere i requisiti per la somministrazione alimenti e bevande:
- titolo di studio abilitante, ad esempio: diploma alberghiero
- il locale, deve possedere i requisiti per la destinazione d’uso dell’immobile (può variare da comune a comune), le autorizzazioni sanitarie specifiche e quelle di impiantistica
- presentazione del piano HACCP
- compilazione della SCIA e presentazione al Comune
- iscrizione al Registro Imprese alla Camera di Commercio
- apertura partita Iva presso Agenzia delle Entrate
- iscrizione all’INPS, gestione commercianti
- iscrizione all’Inail
Diciamo che, eccezion fatta per alcune pratiche “specifiche”, aprire un proprio locale non si discosta dall’aprire una qualsiasi attività commerciale. Certo, con il cibo qualche attenzione in più è necessaria, ma crediamo che sia giusto.
Quale ristorante aprire?
Anche se può sembrare una domanda banale, tutto dovrebbe partire da qui. Quale ristorante voglio aprire? Quali sono le possibilità? Quali pietanze vorrei proporre? E ancora, quali sono le richieste di mercato? E qual è il mio budget? Sono tutte domande da porsi PRIMA di investire capitali, risorse e tempo.
Esistono diverse possibilità, tra le più conosciute:
- aprire un proprio locale in totale autonomia ex-novo
- aprire un ristorante in Franchising
- partecipare con una quota all’interno di un esercizio già attivo
- ereditare un esercizio già avviato
- acquisire un locale per “farlo brillare di nuovo“
Ciò che in questa prima fase è fondamentale, è analizzare con cura ogni aspetto delle diverse possibilità, non per ultimo il budget a disposizione. Aprire un esercizio commerciale, sopratutto un ristorante, comporta spese che, magari all’inizio, non sono semplici da affrontare.
Per l’acquisto delle attrezzature, ad esempio, è meglio affidarsi ad un partner che permette pagamenti agevolati e personalizzati, proprio come Arca Grandi Impianti.
Per portare al successo un ristorante occorre, in estrema sintesi, tenere conto di questi importanti aspetti:
- posizionare il proprio ristorante grazie ad un’idea di cucina unica
- differenziare il ristorante rispetto alla massa di locali identici tra loro
- comunicare in modo adeguato la propria idea di cucina
- generare un flusso costante di nuovi clienti
- fidelizzare i clienti rendendoli fedeli per sempre
- curare le public relations
- comunicare con i propri clienti sul web
- farsi trovare dai propri clienti
- curare il marketing online e offline
I costi
La questione costi per l’apertura di un ristorante, come per qualsiasi altra attività, è un tema piuttosto caldo e, spesso, è ciò che fa demordere molti aspiranti imprenditori della ristorazione.
Non possiamo certo nascondere che i costi ci siano e che, in molti casi, siano particolarmente alti. Questo non significa che non esistano formule adeguate per pensare ad un business plan efficacie.
I costi possono essere suddivisi, grosso modo, in alcune macro categorie:
- Costi di apertura e burocrazia: apertura società, commercialista, notaio, ecc.
- Costi di acquisizione del locale: affitto, acquisto, comodato, ecc.
- Costi per eventuali ristrutturazioni: modifiche interne, rifacimento impianti, adeguamenti urbanistici, rifacimento bagni, ecc
- Costi per l’arredamento: rinnovo coperti, sedie, tavoli, complementi di arredo (escluse le attrezzature professionali)
- Costi per le attrezzature professionali: bancone, lavastoviglie, fuochi, forni, sistemi di areazione, abbattitori, suppellettili, stoviglie, ecc.
- Costi per il personale: remunerazione ad ore, contratti, ecc.
- Costi di mantenimento: bollette, approvvigionamenti materie prime, manutenzione ordinaria, contratti di assistenza, eventuali costi SIAE, ecc.
Arca è il partner giusto
Questi sono, grosso modo, le macro aree all’interno delle quali sarà necessario, insieme ad un bravo commercialista, fare un dettaglio delle spese presunte ed effettive.
Vuoi aprire un tuo locale? Grazie agli oltre 50 anni di esperienza sul campo, e alla conoscenza approfondita di tutta la filiera, Arca Grandi Impianti è in grado di supportarti in ogni fase di questa fantastica avventura.