La cucina nei film: per la nostra rubrica sulla cucina al cinema, vi vogliamo parlare di un film brillante, adatto a tutta la famiglia e…molto gustoso!
Rispettiamo i divieti, ma non rinunciamo alla cultura
L’ultima stretta su piscine, palestre, ristoranti e bar sta facendo molto discutere in queste ultime settimane. Non solo nei salotti televisivi dove più volte al giorno si fronteggiano squadre di politici, medici, virologi, spesso in opposizione tra di loro, ma anche e soprattutto nelle piazze di tutta Italia.
La situazione, ancora una volta, non è facile. L’abbiamo già vissuta la scorsa primavera e ora, senza dubbio siamo più informati e attrezzati nei confronti dell’ormai tristemente noto Covid-19.
Tuttavia pensiamo che, dove non ci siano chiusure, nel più responsabile e rigoroso rispetto della legge, dobbiamo e possiamo continuare a riempirci occhi ed orecchie di cultura, di natura, di cose belle, buone e interessanti.
Riteniamo che queste siano esigenze “essenziali“, per usare una terminologia nota e forse un po’ abusata. Diremmo “fondamentali” per essere ancora più chiari. Non vogliamo ora discutere di quanto sia importante continuare a lavorare, per tutti coloro che operano in questi settori temporaneamente “interrotti”. E nemmeno “aprire il sipario“ su cosa si possa considerare essenziale o meno.
Ci sta a cuore, tuttavia, evidenziare che, per tutti noi che con le nostre famiglie stiamo rivivendo un momento complicato, la libertà di poter godere di qualche svago è molto importante. Semaforo verde, dunque, a svago e a cultura ma a casa nostra!
Un buon film, uno svago irrinunciabile
I nuovi interventi legislativi coinvolgono e sconvolgono ancora una volta i settori della ristorazione, dello sport e tanti altri: cinema, teatro, tutto il settore delle sagre. E poi la scuola…insomma anche tutto il comparto che ha a che fare molto da vicino con la cultura e lo svago.
In questo periodo storico un po’complicato in cui molte attività culturali ci sono state proibite, vedere un buon film, può essere un esperienza culturale o anche solo uno svago che non possiamo e non dobbiamo far mancare a noi e alla nostra famiglia.
E allora, per tutti quelli che come noi sono interessati di cucina e quindi di cultura, abbiamo pensato a un buon film, comodamente seduti sul nostro divano, insieme alla nostra famiglia.
La cucina nel cinema: la film terapia
“Il cinema deve suscitare quiete”, sosteneva nei primi anni del ‘900 Azorin, pseudonimo del noto romanziere spagnolo José Martínez Ruiz, anticipando gli psicologi Hodgson e Burque, precursori della film terapia. Secondo il loro illuminato parere, da noi condiviso, un film ha il potere di farci ridere, piangere, soffrire e persino di farci trovare la forza di cui abbiamo bisogno per risolvere i nostri problemi.
Per questo abbiamo scelto per voi, come primo film di questa rubrica, una commedia romantica e ironica che unisce la cucina al legame sentimentale che, inevitabilmente, coinvolge e sconvolge i due protagonisti. Dal titolo italiano di Sapori e dissapori, vede come protagonisti Catherine Zeta-Jones, AaronEckhart, Abigali Breslin, per la regia di Scott Hicks.
Sapori e dissapori: dalla cucina passa tutta la vita
Il legame tra cinema e cibo è sempre stato molto stretto. L’arte culinaria e quella cinematografica si coniugano spesso e con risultati molto interessanti. Sono tante le pellicole cinematografiche con scene in cui la cucina diventa protagonista.
In questo film di Scott Hicks, la splendida e strutturatissima cucina di un ristorante alla moda di Manhattan, diviene lo sfondo di tre vite che si scontrano accidentalmente, per poi, dopo un lento processo di condivisione, incontrarsi in un abbraccio d’amore…complice il cibo.
Le ricette sapientemente cucinate da uno degli chef più celebri di New York, Kate, incontrano, loro malgrado, i sapori più caldi e mediterranei di Nick, uno chef emergente, nonché ammiratore della cuoca (oltre che di Pavarotti), che le verrà affiancato in cucina.
A questa coppia assolutamente opposta e apparentemente improbabile si unisce la nipotina di Kate, appena rimasta orfana. La convivenza con la bimba, inizialmente triste e inappetente, non si rivela facile, ma…be’ non vi vogliamo svelare oltre.
Competenza, creatività e passione…insieme ai migliori elettrodomestici.
Competenza, passione e creatività devono essere necessariamente declinati da elettrodomestici di alto livello. E’ così nel film: piastre, forni, frigoriferi…Bellissima anche la cella frigorifero che diventa, spesso, il corrispettivo del lettino dello psicanalista (effettivamente presente nel film), luogo di libero sfogo della parte più intima dell’animo di coloro che vi entrano, nonché di incontri galanti.
Colpisce anche la fornitissima cantina a vista, dove si intravvedono bottiglie ed etichette di vini di qualità, pregiato complemento di preziosi cibi proposti agli esigenti clienti. Il tartufo, rigorosamente italiano, solo per fare un esempio, è uno degli ingredienti preferiti da Kate per preparare le sue famose quaglie.
“Un ammasso di piastre roventi e piatti sporchi”
Ma cosa sarebbe una cucina senza amore? “Un ammasso di piastre roventi e piatti sporchi”, per citare Nick. Ogni cucina, da quella semplice di casa nostra a quella più strutturata del miglior ristorante, si alimenta con la vita di chi prepara e di chi gusta le ricette.
Sì nella cucina passa tutta la vita, di chiunque abbia a che fare con lei. Poi c’è tutto il mondo dell’indotto correlato…in questo film ad esempio è molto bello lo spaccato del mercato del pesce, unico elemento che fin dall’inizio, riporta l’algida Kate alla realtà semplice, ma calda e generosa dei pescatori, suoi fornitori di preziosi doni del mare.
Il cibo è amore, l’amore è vita
Un passaggio molto coinvolgente del film è proprio quello in cui il cuoco…di origine italiana, depositario della ricetta degli spaghetti al pomodoro e basilico, direttamente rivelatagli dalla sua nonna, riesce con un escamotage, a farli assaggiare alla bambina, la quale ne rimarrà irrimediabilmente deliziata. Inizierà proprio da qui la sua “guarigione”, proprio da un piatto sapientemente preparato.
A tanto può arrivare un piatto di spaghetti? Un semplice piatto di spaghetti, forse no, ma spaghetti cucinati secondo una antica e tradizionale ricetta, con tutto l’amore di chi lo prepara sì, può essere davvero una meravigliosa e deliziosa cura dell’animo.
Pian piano, con paziente e rispettosa gradualità, le delizie gastronomiche preparate con passione competente riusciranno, portata dopo portata, a risvegliare il cuore, prima della bambina poi di Kate.
La cucina: scena della vita
Il cibo allora diviene amore sublimato e la cucina in cui viene preparato diviene il templio di questo amore. Competenza, creatività e passione, sono gli ingredienti che non possono mancare in una cucina professionale, sempre ricordando che “le ricette che funzionano sono quelle inventate”, anticipazione della prossima apertura di un ristorante in proprio, per quella che, ormai, è divenuta una vera famiglia?
Certo che, per citare Kate, tutti noi vorremmo avere “un libro con le ricette per affrontare la vita”!😉