Pandemia: dopo più di un anno di pandemia, facciamo il punto della situazione.
Pandemia: un anno davvero difficile per la ristorazione
Ormai marzo volge al termine: abbiamo dunque di poco superato l’anno in una situazione complicata quando non drammatica per molti settori, in primis quello della ristorazione.
Facciamo, dunque, il punto della situazione per capire dove siamo e quali sono stati i supporti per sostenere questa situazione.
Ad oggi, si stimano 15 miliardi di euro di perdite a causa delle nuove chiusure dovute al passaggio in zona rossa per 8 regioni italiane e le restanti in arancione.
Per tutto ciò che attiene i pubblici esercizi cambierà ben poco passare dalla zona rossa a quella arancione. Sarà decisamente più impattante e problematico per tutta la ristorazione che si trova in zona gialla.
Lino Stoppani, presidente Fipe-Confcommercio, dichiara che “al di là dei colori il clima generato dalle preoccupazioni sanitarie, certamente non aiuta i consumi”. Non possiamo che concordare.
Pandemia: tra crisi e ristori, più promessi che erogati
Nel frattempo, tutto il settore ormai in aperta crisi, attende il ristoro – ora lo chiamano sostegno – che ancora fatica ad arrivare. Le imprese che non ce l’hanno fatta nel 2020 sono salite a 15 mila con una ricaduta su 250 mila addetti del settore.
Molti esercizi che ne dovrebbero usufruire non hanno ancora ricevuto il “bonus ristorazione”. Per questo da parte di tutto il comparto si attende che si sblocchi l’appesantita (come sempre) procedura burocratico-finanziaria, per usufruire di quel minimo di sostegno economico promesso a tutti coloro che sono stati costretti a chiudere anche durante il periodo natalizio.
Pandemia: promesse mai mantenute
Ma cosa s’intende per “bonus ristorazione”? Si intende un contributo a fondo perduto che servirebbe per acquistare prodotti agroalimentari italiani. Per ciascun beneficiario tale bonus, per il quale era richiesta domanda entro il 15 dicembre scorso, varierebbe da un minimo di 1000 euro fino ad un massimo di 10.000 euro al netto di Iva.
Il ristoro promesso, tuttavia, non è stato ancora sbloccato del tutto. Infatti, lo sai a quanto ammontano gli imprenditori del settore che hanno richiesto il “bonus ristorazione”? Sono ben oltre 46.000 gli imprenditori che non hanno ancora ricevuto quanto sbandierato in diverse sedi più o meno istituzionali.
La dichiarazione di Fipe-Commercio: un quadro desolante
Leggiamo la dichiarazione di Lino Stoppani, presidente di Fipe-Commercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, circa il “bonus ristorazione”: “Ci era stato garantito che entro la fine di gennaio sarebbe stato effettuato il pagamento dell’anticipo del 90% sugli acquisti dei prodotti agroalimentari. Siamo a metà febbraio e ancora i ristoratori non hanno visto un euro. Chiediamo un intervento immediato da parte del neo ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli: in ballo ci sono oltre 345 milioni di euro, fondamentali per un settore messo in ginocchio dalle misure di contenimento del Covid-19. Non dimentichiamoci, inoltre, che il plafond complessivo raggiungeva i 600 milioni di euro. Queste risorse non possono essere perse, ma vanno immediatamente riallocate a sostegno della filiera agroalimentare”.
Il comunicato parla chiaro, inutili ulteriori commenti…
Ristorazione: un servizio e un settore fondamentale
Noi di Arca Grandi Impianti, che da sempre abbiamo a cuore questo settore, riteniamo che quello della ristorazione sia un servizio fondamentale, come dice la parola stessa “ristorazione”, che ristora, appunto.
Necessario? Certamente per molti fruitori (vedi molti lavoratori che non possono fruire altrimenti del pasto quotidiano), ma senz’altro per tutti gli esercenti che di quello campano. Quindi già è discutibile la chiusura, figuriamoci poi senza alcun sostegno statale…
Inoltre, non può lasciare indifferente l’aspetto più umano, per qualcuno meno essenziale per noi, invece, fondamentale. Stare insieme a tavola è un aspetto fondamentale per ogni comunità, cultura e civiltà. Che sia un raffinato ristorante o una trattoria, un pub o un bar, il luogo del convivio crea un incontro, nascono amicizie, ci si scambia emozioni e si stringono affari, si cresce, si migliora.
Stare insieme a tavola è un momento imprescindibile perché è vita, arte e cultura.