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Ristorazione e green pass


Ristorazione e green pass: dal 6 agosto è stato introdotto l’obbligo del green pass per accedere anche a ristoranti e bar al chiuso. Facciamo chiarezza.

Ristorazione e green pass: un’estate un po’complicata

L’estate è trascorsa e chi si occupa di ristorazione ha avuto il suo da fare per cercare di comprendere le nuove prescrizioni introdotte dal Consiglio dei Ministri per il controllo del contagio da Covid-Sars19.

Qualcuno si è accostato con entusiasmo ai nuovi provvedimenti, pur di poter tenere aperto l’esercizio di ristorazione, qualcun altro lo ha fatto con qualche perplessità.

Ormai sappiamo, infatti, che dal 6 agosto è stato introdotto l’obbligo del green pass. Questa “patente verde” viene rilasciata a tutti coloro che hanno ricevuto almeno la prima dose del vaccino, a chi è guarito dal Covid o a chi ha effettuato un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo. Il green pass è obbligatorio per tutti i cittadini di età superiore ai 12 anni.

Solo con questi requisiti si potrà entrare nei ristoranti e nei bar al chiuso. Lo stesso vale per l’accesso a spettacoli, eventi sportivi, musei e mostre, piscine e palestre al chiuso, sagre e fiere, centri culturali al chiuso, sale gioco e concorsi pubblici.

Ristorazione e green pass: tra dubbi e perplessità

Il provvedimento ha suscitato immediatamente diversi dubbi e incertezze. I gestori o i titolari dei locali hanno cercato di accertare un aspetto che non è stato chiaro da subito, e cioè: chi dovrà verificare il rispetto delle prescrizioni? Naturalmente loro stessi…

Questa notizia ha fatto scaturire una comprensibile insofferenza da parte dei gestori per la difficoltà pratica, oltre che formale e giuridica, di effettuare questo tipo di controllo. Per non parlare di tutta la problematica legata alla privacy.

Ed, in effetti, dopo il solito provvedimento forse un po’ impulsivo, per non dire superficiale, da parte del governo, si sono susseguite una serie di precisazioni e chiarimenti in corso d’opera per cercare di “aggiustare” la situazione.

Tra l’altro, il decreto stabilisce che, in caso di violazione, la sanzione pecuniaria andrebbe da 400 a 1000 euro, sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Nel caso, poi, la violazione venga reiterata per tre volte in tre giorni diversi, può essere imposta la chiusura dell’esercizio da uno a 10 giorni.

Insomma la posta in gioco è, ancora una volta, molto alta per gli esercenti che hanno sopportato già molto negli ormai due anni trascorsi.

Ristorazione e green pass: cosa riserverà l’autunno

Dunque, mentre viene prorogato lo stato di emergenza fino al 31 dicembre 2021, il Governo sostiene di aver fatto ricorso al certificato verde per evitare la chiusura delle attività, data la risalita della curva epidemiologica durante l’estate.

Ora, alle porte dell’autunno ci si augura che, dopo una campagna vaccinale di successo (dicono), la situazione possa volgere al meglio.

Lo speriamo tutti, tuttavia nel frattempo, è necessario trovare strategie valide e indolori sia per i gestori che per i consumatori. Infatti, tutto ciò che abbiamo descritto si è verificato durante l’estate: gustare la propria consumazione all’aperto è stato per ora un piacere per tutti, in possesso del documento o meno,…a meno che non si trattasse del pranzo con 40° all’esterno…

Con l’arrivo dell’autunno, per non parlare dell’inverno, molti locali si sono attrezzati già dallo scorso anno, installando verande aperte su tre lati o funghi per riscaldare. Chiunque gestisca un locale di ristorazione ha cercato di ritagliarsi qualunque spazio disponibile all’aperto. Abbiamo visto spuntare tavolini, magari piccolissimi e sedie in qualsiasi angolo, anche minuscolo. Tuttavia, c’è anche chi questo spazio non può ritagliarselo. In questo caso, l’esercente vedrà certamente diminuita l’affluenza, tenendo conto che, anche se costituirà un gruppo minoritario, qualcuno tra i clienti non sarà in possesso di Green pass.

funghi riscaldanti

Tornati dalle vacanze estive, nessuno di noi ha voglia di cucinare…diciamocelo. Dunque usufruire delle prelibatezze del nostro ristoratore di quartiere o di un buon pub nel centro della nostra città, è ancora tra i desideri di molti.

Approfittiamo della buona stagione, sia che siamo in possesso o meno del Green pass, per gioire degli ultimi tepori all’aperto. Poi chi è munito di Green pass potrà continuare al chiuso oppure, come nel caso di chi non ne è provvisto, potrà consumare il proprio pasto in una zona esterna riscaldata.

Ristorazione e green pass: trasforma il problema in opportunità

Certificati o meno, al chiuso o all’aperto, non dimentichiamo i vantaggi dell’asporto che in questi mesi si è davvero specializzato e perfezionato.

Così come è accaduto per tutti gli esercizi di rosticceria, panetteria, macelleria che hanno affinato in modo crescente la possibilità di offrire anche piatti pronti sempre più gustosi e adatti ad essere consumati a casa o al lavoro senza rinunciare a gusto e fragranza. Questo risultato è stato ottenuto anche grazie a tecnologie sempre più avanzate in termini di packaging.

I panettieri, già specializzati nella preparazione di deliziosi prodotti da forno sempre più sfiziosi, hanno dato il loro apporto per poter offrire ai loro clienti anche piatti pronti da asporto.

Delle macellerie (così come delle panetterie) abbiamo già parlato in un nostro precedente articolo. E che dire delle rosticcerie? Be’ ci siamo accorti tutti che in questi mesi sono cresciute le “rosticcerie di quartiere” proprio per sopperire alla difficoltà di poter accedere ai ristoranti.

La qualità dei cibi pronti è cresciuta moltissimo, così come la specializzazione gastronomica. Queste rosticcerie di quartiere, sono nate e cresciute a stretto contatto con i clienti della zona per approntare piatti intimi e familiari adatti anche per un consumo quotidiano. Ma, comunque, anche piatti più elaborati e raffinati per i giorni di festa o per un evento speciale.

Per gli appassionati o per chi ama sperimentare, le rosticcerie si sono specializzate anche nella preparazione di pietanze etniche molto creative. Inoltre, molti esercizi di questo tipo hanno imparato più che mai a strizzare l’occhio al biologico, allo stile vegetariano, comunque alla sostenibilità ambientale anche nel packaging.

cannelloni

In molte città esistono già ora rosticcerie che riassumo queste tendenze: menù che variano quotidianamente e che sono in grado di offrire un piano alimentare differente ogni giorno con, magari, un’attenzione alla tradizione. Solo per fare un esempio: pesce al venerdì, lasagne alla domenica, lasciando sempre il posto per una giornata vegetariana e per una etnica.

L’asporto: una valida opportunità per la pausa pranzo in ufficio

Tutto questo potrebbe essere, e in molti casi lo è già diventato, una soluzione valida per tutti coloro che non possono usufruire della mensa perché non in possesso del Green pass.

greenn pass e mensa

Ritirare il proprio pranzo scegliendo tra prelibatezze gourmet, potrebbe essere un bel modo di trascorrere la pausa dal lavoro a metà giornata. In questo caso, potrebbe rappresentare anche una buona opportunità, scegliere tra piatti più semplici e adatti ad un consumo quotidiano.

Molti ristoranti e rosticcerie si stanno già organizzando per offrire piatti da asporto a tutti i lavoratori che lo desiderano. Pe questo preferiscono cucinare pietanze leggere, non toppo saporite, evitando di abbondare con spezie, aglio e cipolla per non appesantire il rientro in ufficio. 😊

cibi pronti in rosticceria

Insomma, nessuno nella ristorazione è stato inattivo nemmeno durante i momenti di maggior difficoltà e incertezza. In questo momento storico che rimane molto complicato per tutti, e per il settore della ristorazione in particolare, paradossalmente non ci sono mai state tante soluzioni per garantire a tutti i clienti buon cibo, buon vino/birra, da consumarsi dentro al locale, fuori o da portarsi a casa e, sempre, in totale sicurezza.

Come organizzare la cucina del tuo locale per risultati sempre più performanti

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Inoltre, i nuovi sistemi per il sottovuoto, permettono di conservare il cibo perfettamente. Gli alimenti manterranno intatti sughi, sapori e consistenza…per la gioia dei palati più esigenti!

Considerato che abbiamo parlato anche di esercizi con piccoli spazi, sarà interessante considerare elettrodomestici dalle dimensioni ridotte, ma estremamente performanti.

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